domenica 17 giugno 2012

Perchè proprio "Programmare"?

Questo è l'ultimo post del blog.
Pensando ad un modo per concludere questo splendido itinerario ho deciso di creare un post tutto mio in modo da spiegare perchè ho scelto proprio il verbo "PROGRAMMARE" per raccontare la storia della tecnologia.
Il verbo programmare, ha sicuramente in sè tantissimi significati, tante sfumature, ma quella che mi affascina di più è sicuramente la concezione informatica del termine.
Anche se ho frequentato il liceo classico e non ho dunque avuto la possibilità di studiare programmazione al liceo, ho comunque avuto sempre una passione per i computer e per tutto ciò che potesse in un qualche modo legarsi al mondo informatico. Non a caso aspiro a diventare un bravo ingegnere informatico.
Avere la possibilità di scegliere questo verbo su cui basare l'intero blog si è rivelata per me una spinta in più, un ulteriore stimolo per ricercare nuovi collegamenti con quello che spero un giorno sarà il mio mestiere...
All'inizio dovendo ripercorrere la "storia della tecnologia" dagli albori fino agli anni attuali, mi è risultato non tanto semplice trovare i collegamenti con il passato. In realtà, programmare, come ho già detto, è un verbo dalle tante sfumature.. L'uomo "programma", "progetta", "tenta" di migliorare la propria vita fin dalla sua comparsa sulla terra.. Ed è stata proprio la versatilità di questo termine che mi ha permesso di creare delle concatenazioni tra eventi antichi e recenti, che potrete trovare scorrendo questo blog.

Mi sarebbe piaciuto dedicare molto più tempo a questo blog, ma purtroppo non mi è stato possibile.. Questa iniziativa ha però aperto in me nuovi orizzonti e non sarà sicuramente la fine di questo corso ad impedirmi di continuare la mia ricerca in quella che è poi la mia passione..

mercoledì 6 giugno 2012

I primi calcolatori e il linguaggio di programmazione


Le macchine da calcolo sono uno dei traguardi più ambiti dalla tecnica di sempre, di macchine per fare somme e moltiplicazioni ne sono state prodotte molte nel corso dei secoli, ma fino all‘800 non si riuscì a trovare il modo di creare una macchina in grado di compiere calcoli complessi e calcolare le funzioni polinomiali: fu grazie a Charles Babbage, che nel 1823 inventa la difference engine, che si comprende cosa è necessario per svolgere calcoli complessi: il mill, ovvero l’unità operativa, e lo store, una sorta di memoria meccanica. Nel 1889 Burroughs realizza una calcolatrice che esegue la moltiplicazione diretta e l’anno seguente Hollerith progetta la macchina tabulatrice. Qualche decennio più tardi nascerà l’ Ibm.

Il difference Engine di Babbage
Ma bisogna attendere gli anni Trenta del XX secolo per vedere una svolta evidente nell’era delle macchine da calcolo elettroniche. Nel 1936 Burack costruisce la prima macchina logica elettrica, nello stesso anno Zuse inizia a costruire nel salotto dei genitori un calcolatore elettromeccanico a relè. Zuse pone le basi per la costruzione del Mark 1, un elaboratore gigante senza futuro a causa della sua grandezza e del suo esagerato peso (5 tonnellate). Nel 1940 viene finalmente progettato il primo computer completamente elettronico (Eniac), ma solo con la scoperta del transistor nel 1948 che permisero di trovare un compromesso tra dimensioni, calore emesso, energia assorbita e potenza di calcolo che inizia una nuova era. Da allora in poi fu un susseguirsi di macchine sempre più potenti e di dimensioni sempre minori: l’Olivetti programma 101, fu il primo calcolatore desktop, alla portata di tutti, anche se non ebbe il
successo aspettato. “Il primo personal computer” come lo definiva il suo progettista era in realtà solo una macchina versatile di calcolo programmabile ma per la prima volta alla portata di tutti. 

Transistor

Nei decenni successivi la tecnica delle macchine per il calcolo automatico migliorò ulteriormente, i miglioramenti apportati agli elaboratori di anno in anno avevano uno sviluppo esponenziale e all’evoluzione dell’hardware si affiancava quella del software, con nuovi e sempre più potenti linguaggi di programmazione che rendevano i computers utilizzabili anche da persone che non avevano conoscenza alcuna di linguaggio macchina (Assembler, Basic, Pascal, linguaggio C ecc..)

Nel 1975 Paul Allen e William Gates mettono a punto il computer Altair, un compilatore Basic che sarà il primo mattone del grande impero della Microsoft. Dall’altra parte l’Apple Computers sviluppa nuovi modelli di Pc che si evolvono verso lo standard MacIntosh.

L'eterno scontro tra Microsoft e Apple