sabato 12 maggio 2012

Narrazioni

Nella letteratura
Cosa potrebbe significare "programmare il sapere"? Personalmente mi riferisco a quei tentativi, riusciti o meno, da parte di tanti intellettuali di dare un modello da seguire del loro genere letterario, e non solo.
Potrei fare l'esempio di Quintiliano, con la sua Istitutio Oratoria rivolta a tutti coloro che avevano intenzione di affacciarsi sul mondo dell'oratoria; o ancora Plinio il vecchio e la sua Naturalis Historia, uno dei primi tentativi in assoluto di programmare e unire in un'unica opera tutto il sapere del tempo; Platone e la Res Publica in cui cercò di presentare il modello di civiltà ideale; mi viene in mente anche il corpus iuris civilis voluto da Giustiniano per riordinare l'intero materiale del diritto romano.

Nessun commento:

Posta un commento